1° CREDENZA LIMITANTE: I FIGLI SONO UN PESO E NON POSSO REALIZZARMI COMPLETAMENTE COME PERSONA
Questa credenza, seppur a volte celata, è insita in molte menti di mamme e papà.
Ieri sera ero in un ristorante per famiglie della mia zona, ed ero al tavolo con Federico e i miei 3 bimbi. Un signore sulla sessantina che cenava da solo al tavolo accanto al nostro dopo 5 minuti dal nostro arrivo mi dice: “Signora, sono tutti e 3 suoi? Complimenti! Le darei una medaglia per il suo coraggio!”
Poche ore prima un’altra signora, una perfetta sconosciuta, per strada mi si avvicina e mi dice: “Complimenti per i suoi bambini sono bellissimi, e a vederli sembrano anche bravi, e complimenti a lei che ne ha fatti 3!”
I complimenti naturalmente mi piacciono e mi fanno piacere…soprattutto se riguardano i miei bimbi. Ma devo ammettere che quanto detto da queste due persone incontrate per caso in un sabato qualunque mi hanno fatto un po’ pensare. Soprattutto perché sottolineavano il fatto che per essere una mamma di 3 figli è necessario secondo loro essere dotati di grande coraggio! Questa è una credenza collettiva fortemente diffusa.
Ricordo quando lavoravo in Erboristeria ed ero in attesa di Gaia, la mia terza bimba, la frase che più frequentemente le clienti mi dicevano quando vedevano il pancione era “Auguri per la bimba”, e poi aggiungevano 9 persone su 10: “Che coraggio a fare il terzo!” Sembra che nel pensiero comune:
1 figlio = è la normalità
2 figli = va ancora bene
Da 3 figli in su = mamma mia ci vuole coraggio!
Conversando con parenti, clienti e persone che passeggiando mi vedono con 3 bambini, denoto la loro preoccupazione nei miei confronti. Mi chiedono:
“Ma hai qualcuno che ti aiuta, vero?”, “Ma hai tempo per te?”, “Ma con il lavoro come fai?”
E si stupiscono nel vedermi tranquilla e col mio solito comportamento zen (può testimoniare Federico che non sono sempre sempre zen!!)
Domande legittime, per carità! Ma io sto bene e non sono mai stata meglio! Non posso immaginare la mia vita se non così! Mi sento finalmente realizzata ora che sono mamma. Non dico che non ci si possa realizzare se non si diventa genitori, per carità, conosco donne e uomini senza figli che sono delle super persone.
Parlo per me, per quello che sento nel profondo, sento di aver iniziato a vivere una seconda vita da quando 6 anni fa è nata Giorgia, la vecchia Daniela è cambiata, si è trasformata, e lavora giorno per giorno per migliorarsi e crescere. Sto riscoprendo la Daniela più profonda: il contenitore si sgretola, rimane il nucleo, la mia anima, il mio sentire più profondo. E il mio cambiamento sta avvenendo in maniera veloce, proprio grazie ai miei figli. Attraverso loro mi misuro come persona e come mamma. Loro sono il mio specchio e attraverso loro vedo parti di me.
Per questo non posso pensare che i bimbi possano essere considerati un peso, un impedimento per la realizzazione personale. Io trovo che i figli siano delle RISORSE.
Ci permettono di CRESCERE ed evolvere.
Una mattina di qualche mese fa , il giorno dopo essere diventata facilitatrice Brain Gym, ero al parco con Giorgia, Gabri e Gaia, i bimbi mi hanno chiesto di fare una gara di corsa con loro e ho accettato. Dopo la corsa avevo il sorriso stampato in faccia, avevo un atteggiamento diverso, mi sentivo gioiosa e spensierata. Ero come d’un tratto ritornata bambina. Con questa consapevolezza nel cuore, fresca fresca di quanto appreso dai principi del Brain Gym per cui l’apprendimento passa attraverso il movimento e il divertimento, mi sono girata verso Federico e gli ho detto: “Sai che ti dico? Io da oggi mi voglio divertire e giocare con loro come una bambina. Mi voglio godere questi momenti e i sorrisi dei miei figli a cuore aperto!” Avete mai provato a giocare con i vostri figli proprio come fanno loro, immersi corpo e anima in quello che stanno facendo? Avete visto come vi guardano con occhi diversi? Sono felici di vedervi in quello stato di apertura di cuore!
Giocare è importante ed essenziale nella relazione con i nostri figli, ma anche per ritrovare noi stessi (sul libro “Genitori al Contrario in uscita a settembre e che puoi prenotare sul sito di Macrolibrarsi a questo link: clicca qui per prenotare la tua copia. Hai il 15% di sconto e ricevi il libro in meno di 48 ore).
Qualche mese dopo siamo andati a Mirabilandia, e ho provato a godermi le attrazioni del parco divertimenti come fossi una bimba. Affascinata, sorpresa, divertita. E’ stato bello tornare bambina, ridere e passare una giornata indimenticabile in famiglia. Vi posso assicurare che non ci sono stati capricci da parte dei bambini, gli imprevisti sono stati gestiti in maniera serena e il ricordo che abbiamo è assolutamente positivo. Questo grazie allo stato d’animo sereno, tranquillo e sicuro che abbiamo mantenuto Federico ed io. Vi posso assicurare che in altre occasioni passate in cui non eravamo così “centrati” per colpa nostra giornate di divertimento si sono trasformate in momenti di estrema fatica nel gestire i bambini, capricci a più non posso e imprevisti vissuti con nervosismo e rabbia.
Non vediamo il mondo così come è, ma lo vediamo come siamo noi! In base alle nostre credenze subconsce e allo stato d’animo del momento. La realtà la costruiamo noi momento dopo momento. Sta a noi decidere come vogliamo vivere.
A questo punto, come possiamo trasformare la credenza limitante scritta come titolo di questo articolo?
MI GODO LA VITA CON I MIEI FIGLI E MI REALIZZO COME PERSONA.
Buona vita.
Daniela